sabato 16 febbraio 2013

L'Abruzzo è tornato ad avere il suo Duca

Il 24 maggio del 2011 l'Abruzzo, dopo una "vacatio" durata 78 anni, è tornato ad avere il suo Duca. In tale data (tra l'altro significativa per l'Italia e per Casa Savoia) alle loro Altezze Reali i Principi Aimone e Olga di Savoia Aosta è nato il figlio secondogenito, il Principe Amedeo di Savoia Aosta, a cui il Capo di Casa Savoia, S.A.R. Amedeo, Duca di Savoia, nonno del neonato, ha conferito il titolo di Duca degli Abruzzi.

 

Il titolo di Duca degli Abruzzi era in precedenza appartenuto a S.A.R. il Principe Luigi Amedeo di Savoia Aosta, figlio di Amedeo Ferdinando Maria di Savoia Aosta e Maria Vittoria Dal Pozzo Della Cisterna, e fratello minore di Emanuele Filiberto di Savoia Aosta, Duca d'Aosta ed invitto comandante della III Armata nella Grande Guerra, e di Vittorio Emanuele di Savoia Aosta.
Luigi Amedeo nacque il 29 gennaio 1873 a Madrid, dove il padre Amedeo era stato chiamato a sedere sul trono di quella grande Nazione due anni prima, e morì il 18 marzo 1933 in Somalia, in località Villaggio Duca degli Abruzzi.
Ammiraglio, esploratore ed alpinista, nel giro di pochi anni effettuò spedizioni che lo resero celebre in tutto il mondo. Nel 1897 compì l'ascensione del Monte Saint Elias, in Alaska; nel 1900 effettuò la spedizione al Polo Nord che raggiunse la latitudine Nord più avanzata dell'epoca; nel 1906 esplorò il massiccio africano del Ruwenzori e asece le sue cime maggiori; nel 1909 compì la spedizione nel Karakorum, con il fallito tentativo di ascesa del K2 e il nuovo record mondiale di altitudine. Durante la Prima guerra mondiale comandò la flotta alleata. In seguito si dedicò fino alla sua morte ad un innovativo progetto di sperimentazione agricola e di cooperazione con popolazioni locali in Somalia.
L'Abruzzo era fiero che il suo nome fosse unito a quello del valoroso e popolarissimo Principe. Oggi il fato ha voluto che ancora una volta questo binomio, Abruzzo e Casa Savoia, si ricostituisse.
Speriamo che ciò sia foriero di buoni auspici per la nostra amata Regione, per l'Italia tutta e per Casa Savoia, a cui ancora una volta rinnoviamo il nostro giuramento di fedeltà.
Viva l'Italia, viva il Re!