giovedì 9 maggio 2013

9 Maggio 1946: il Re Vittorio Emanuele III abdica alla Corona del Regno d'Italia


9 maggio 1946: S.M il Re d'Italia Vittorio Emanuele III di Savoia abdica a favore del figlio Umberto, Principe di Piemonte, che assumerà il nome di Umberto II.





Ecco il messaggio agli Italiani del nuovo Re, con il quale si annuncia l'abdicazione di Vittorio Emanuele III e l'assunzione, da parte del nuovo Re Umberto II, dei poteri che egli già esercitava come Luogotenente Generale del Regno.









Il Principe Umberto, infatti, il 5 giugno del 1944 aveva assunto la Luogotenenza Generale del Regno, e dunque, anche se non formalmente, era già Re. Formalmente lo divenne proprio il 9 maggio, con l'atto di abdicazione del padre. Il suo regno durerà ufficialmente fino al 13 giugno 1946, giorno in cui lasciò l'Italia perchè, disse, "non voglio un trono macchiato di sangue".
Ma Umberto II non fu "il Re di Maggio", come lo si suole ricordare per aver regnato ufficialmente per un solo mese da maggio a giugno: egli fu Re per tutta la vita, fino alla sua morte avvenuta il 18 marzo del 1983, perchè non aveva mai abdicato e non aveva voluto nè potuto riconoscere la Repubblica Italiana, mai nata ufficialmente ed istituita con un gesto rivoluzionario del Governo e nel sospetto di pesanti brogli elettorali, o comunque nella non validità del referendum istituzionale del 2 giugno a causa di innumerevoli vizi di forma e di sostanza

Di seguito alcuni documenti dell'epoca: la prima pagina de "Il nuovo Corriere della Sera" e un cinegiornale dell'Istituto Luce



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