sabato 8 giugno 2013

Giugno 1946: la nascente repubblica si lorda del sangue dei Monarchici



Oggi, 8 giugno 2013, viene ricordato il pesantissimo tributo di sangue che 67 anni or sono la città di Napoli versò a riprova della sua indiscutibile fede monarchica. 
Dopo il referendum istituzionale del 2 giugno 1946, indetto dal Re d'Italia Umberto II affinchè gli Italiani potessero liberamente decidere del proprio ordinamento costituzionale, i noti eventi che portarono al lecito sospetto, se non alla certezza, di brogli elettorali a favore della fazione repubblicana, sfociarono in una drammatica situazione che ebbe il suo culmine nei giorni dal 6 al 12 di tale mese, situazione che vide molti innocdnti manifestanti  cadere vittima della bieca reazione delle forze repubblicane.
Il popolo Napoletano, monarchicissimo e legatissimo al Re, volle manifestare il proprio malcontento di fronte alla non chiara situazione elettorale, ma fu falciato dai colpi di mitraglia sparati dagli ausiliari di polizia dell'allora Ministro dell'Interno Romita, ministro del Re ma convinto repubblicano, principale "sospetto" per i brogli di cui sopra.
Alla fine degli scontri si contarono oltre 150 feriti e 9 morti, tutti giovani monarchici.
Proprio per evitare ulteriore spargimento di sangue ed un'altra guerra fratricida, dopo quella dalla quale si stava, faticosamente, appena uscendo, Umberto II il successivo 13 giugno, dopo formale protesta contro il rivoluzionario gesto del governo,  che "in spregio alle leggi e al potere indipendente e sovrano della Magistratura (..omissis..) mi ha posto nell'alternativa di provocare spargimento di sangue o di subire la violenza (..omissis..)", lasciò l'Italia per placare gli animi e farvi ritorno (egli sperava, ma fu vilmente esiliato) dopo che le acque si fossero calmate



I 9 giovani monarchici che persero la vita per manifestare a favore del Re e della Monarchia furono:

Guido Beninati
Ida Cavalieri (19 anni)
Felice Chirico
Gaetano d’Alessandro (16 anni)
Francesco d’Azzo (21 anni)
Vincenzo Di Guida (20 anni)
Mario Fioretti (21 anni)
Michele Pappalardo (22 anni)
Carlo Russo (14 anni)

Ecco alcuni siti web e blogs dove è possibile farsi una accurata idea di cosa successe in quei tragici giorni a Napoli e principalmente nella via Medina, diventata tristemente famosa proprio per gli scontri e per avere avuto i suoi martiri.

Unione Monarchica Italiana_Speciale Via Medina

Archivio Storico_La brutale repressione antimonarchica

Quei monarchici di Napoli uccisi anche dalla Storia - Il Giornale.it

Morire per il Re - Cronologia.it



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